Buon lunedì,
Nei giorni scorsi, in televisione durante una trasmissione, si parlava di piccole aziende in crisi e di come alcune erano riuscite a ‘trovare soluzioni’, ‘sbocchi commerciali’ insperati, nel mezzo del crollo degli ordinativi e/o del crollo dei prezzi corrisposti per i loro prodotti.
Parlando dei farmer market, abbiamo visto come molte piccole aziende agricole stiano ‘reagendo’ ai ‘cambiamenti’ del mercato, ‘cambiando’ loro stesse l’approccio commerciale, attraverso la vendita diretta dei loro prodotti.
La settimana scorsa, e’ stato pubblicato che le imprese liguri, nonostante la crisi, hanno aumentato l’export del 10 %.
In particolare le imprese del settore tecnologico.
Questo nonostante la logistica portuale e su gomme soffrano di una pesante crisi.
In questi 2 esempi : alcune aziende agricole (settore tradizionale) e alcune imprese tencologiche, hanno migliorato la propria posizione, addirittura approffittando della crisi.
Se parlassimo di un solo settore, di una sola area geografica o di aziende che lavorano solo per lo stesso committente…ma si tratta di aziende e settori differenti, aree distanti.
Significa che ‘sopravvivere’, adeguandosi e rafforzarsi : sono concetti applicabili a 360 gradi indipendentemente dal settore, dalle dimensioni dell’impresa.
Uscire dalla crisi : Cercare una soluzione senza stravolgere le cose.
Sotto casa mia, ha riaperto una pizzeria al taglio 6 anni fa, dopo che altri 2 precedenti gestori avevano fallito nel solito posto e tra l’altro il nuovo artigiano, andava ad avviare l’attivita’ in un momento di stasi del mercato e con una concorrenza molto forte di operatori conosciuti ed apprezzati.
A prima vista possibilita’ di riuscita :…scarse….eppure..
Oggi da una sola persona che ci lavorava(il titolare), ne lavorano a vario titolo 4, ha aperto un magazzino per mettere il materiale di consumo(segno dell’andamento positivo), una sala per consumare al tavolo ed un servizio di consegna a domicilio ‘funzionante’, nonostante fosse l’ultimo arrivato.
Piccoli esempi di ‘riscossa’ o spesso di ‘reazione positiva’ alla crisi od a percorsi ‘in discesa’ che molte imprese gia da anni hanno imboccato perche’ hanno continuato a produrre e distribuire nella medesima maniera, da tanti anni(troppi) senza accorgersi che ‘intorno’ tutto stava cambiando. La concorrenza dell’Est Europa, quella cinese, lo strapotere della grande distribuzione, la difficolta’ sempre maggiore ad accedere al credito…ecc. .
A tutto questo non si puo’ pensare di rimanere immobili: se il mondo cambia anche noi cambiamo.
Buon lavoro
Andrea Figoli